martedì 4 settembre 2012

Monte Cimone, bivacco Cividale


Dopo grande attese ecco ritornare gli escursionisti peggiori del West con una nuova avventura tutta da raccontare.

25 - 26 agosto 2012
I Cazzoni di Trieste hanno rispolverato le loro divise per intraprendere una nuova spedizione: alla volta del Monte Cimone attraverso il bivacco CAI Cividale e la ferrata Norina.

Saremo brevi: partenza, arrivo, salita, salita, salita, pausa, pausa, pausa, salita, salita, salita, bivacco, pioggia, pioggia, pioggia, notte, discesa, ritorno.
Forse vi sembrerà strano che dei giovani 20enni atletici ed in forma come noi si siano arresi dopo i primi 900m di salita,  rimandando la ferrata al giorno successivo, però così è se vi pare. Scoraggiati da una pendenza eccessiva ci siamo quindi accomodati per campeggiare allegramente come è solito per tutto il giorno. Inutile dire che la mattina seguente benché i nostri animi erano forti e vigorosi, la sveglia alle 6 ci è servita per fare un rapido punto sulla situazione meteorologica e tornare a dormire.

La narrazione di queste 36 ore la lascio alle foto. Noi ci rivediamo su questi schermi.

domenica 8 gennaio 2012

Video funebre per il Segretario.




Un piccolo assaggio dell'ultima impresa del Segretario prima di rimanere bloccato su quella famosa funivia assieme ai suoi compagni, vedi poco sotto.

Anche in HD!



sabato 31 dicembre 2011

Auguri di Capodanno dai Cazzoni


I CdT augurano a tutti un felice anno nuovo dall'alto della seggiovia dove siamo bloccati da ormai 4 giorni e 7 notti.
Ci hanno detto che i soccorsi arrivavano da est all'alba del terzo giorno quando gli orchetti avrebbero suonato il corno ma ancora nessuno si è visto.

In allegato la foto di quando eravamo ancora spensierati bambini che credevano di poter fare una spensierata discesa con gli sci.


Auguri!

domenica 11 settembre 2011

10 settembre 2011 - Val Rosandra


10 settembre 2011

I Cazzoni di Trieste si sono trovati per farne un'altra: bocciata la proposta rafting e fallito il progetto paintball ci siamo buttati su una vecchia idea.
All'alba del 10 settembre i CDT si svegliano cacciano una gazzella a mani nude fanno colazione e si danno appuntamento per trovarsi alle 3 e partire per quel di Rosandra.

Sei membri, un'auto e uno scooter. Gli ingredienti c'erano tutti, ecco perciò che alle alle 15.22 Il Segretario si rialza dallo svincolo autostradale, Il Meteorologo si incazza e Il Presidente torna in auto sorridendo con un paraurti in mano, la sue sagge parole in quel momento furono: "Dai! non sarà questo che ci impedirà di divertirci oggi!"

Arrivati alla meta, (più o meno 7 minuti de viaggio) scansato il rifugio Premuda sulla sinistra ci incamminiamo in questo viaggio. Mai scalata fu più dura, mai salita fu più ripida e tra serpenti e scarafaggi riusciamo a scendere fino alla cascata. Dopo alcuni altri improbabili elementi faunistici ritrovati incominciamo la discesa per il fiume. Purtroppo sto benedetto fiume in molti tratti non esisteva, perciò alla prima pozza (più o meno 24 metri e mezzo dalla cascata) ci fermiamo e cazzeggiamo come noi sappiamo ben fare.

La discesa prosegue e tra pozze, tuffi, bambini carini, bimbiminchia, e acqua stagnante che metteva davvero a dura prova lo stomaco di noi tutti, arriviamo finalmente al rif. Premuda.
Birretta di rito e si torna verso casa.

Animali collezionati:
  • 2 serpenti, di terra e di fiume
  • gamberetto di fiume
  • scoiattolo annegato
  • un paio di ranocchie
Nuove regole:
  1. Il Presidente per mantenere il titolo deve fare la cazzata del giorno, vedi tuffarsi da 15 metri
  2. Se c'è della morchia in acqua fai passare prima qualcun' altro, sembrerà più pulita poi!
  3. Il Segretario deve per forza farsi male in ogni uscita, possibilmente con fuoriuscita di sangue
  4. I CDT fanno i propri figurini solamente in presenza di altre persone

martedì 2 agosto 2011

Bivacco Btg. Alpini Gemona - Jof di Miezegnot

30-31 luglio 2011

Ad un anno esatto dalla prima escursione, I Cazzoni si ritrovano, rinforzati da una nuova componente, sulle Alpi Giulie in quel del Jof di Miezegnot.

Crepi l'avarizia, e quindi ecco le foto




E il video



venerdì 22 luglio 2011

Prima escursione

E' arrivato il momento di raccontare la nostra prima escursione. (sperando non sia l'ultima)

Era il 27 luglio 2010 quando cominciammo il cammino: partiti da Trieste vero Tramonti di Sopra facendo sosta a un Lidl in qualche paesino sperduto del friuli.
Il pilota prescelto, nonché possessore dell'Ulysse si rivelò per quello che era fin dall'inizio del viaggio: un Cazzone doc ®©.
Comunque arriviamo sani e intatti nella ridente cittadina di Tramonti e cerchiamo l'attacco per il nostro sentiero, (in azzurro sulla cartina) sconsolati dal girovagare avanti e indietro, e consapevoli di avere una cartina del '93, ingoiamo la testardaggine triestina e chiediamo aiuto a questi furlani, che ci dicono che siamo dei coglioni e che il sentiero migliore è quello in rosso.

Capite perché siamo dei cazzoni?

Accettato il consiglio e lasciata l'auto alla custodia di una casa partiamo per quest'escursione!

Non eravamo mai stati così trepidanti, carichi, pronti e concentrati sull'obbiettivo: infatti ben presto Il Segretario confessò a Il Vice: "Remengo! pant Non go mai portà sbuff un zaino anf cussì pesante, andemo a casa" che rispose con un "fanculo! anf mi sto portando sbuff due bottiglie puff de birra oddio de vetro! lasime qua" e qui si intromise Il Tesoriere: "mmm, il luppppolo!" clopete clopete

Comunque dopo incredibili vicissitudini tra le quali salite impossibili, pioggia, borracce (del Vice) che cadono per venti metri nel bosco, fiumi da guadare, tigri da domare e dinosauri da cui scappare, risalendo il fiume arriviamo in un' aaampia vallata, e fatta l'ultima pausa, rincuorati dalla pianura affrontiamo l'ultima fatica. Inutile dire che il bivacco (ancora un puntino rosso ai nostri occhi) si trovava esattamente nel lato opposto della radura, e come ogni bravo escursionista sa: non c'è niente di peggio del vedere la meta, infatti quelli che saranno stati forse 3 chilometri a noi sono sembrati 30.

Arriviamo stremati ma contenti, e cominciano le avventure che è meglio non raccontare, il nostro fuoco venne acceso, il legno recuperato (con diverse spedizioni c'è da dire), la pipa caricata, i marshmellow squagliati, e fiumi di parole (probabilmente senza senso) cominciarono a uscire dalle bocche di tutti.

E fu sera e fu mattina.

I piani per il giorno seguente erano molto belli, da veri escursionisti, avevamo programmato addirittura una vetta. Perciò ci svegliammo con calma, facemmo colazione e... non saprei definire bene cosa facemmo tutto il giorno, cazzeggiare è la parola più adatta. Venne ora di pranzo, il nostro meteorologo si svegliò, rimettemmo un poco a posto tutto il ricovero, firmammo il libro, foto di gruppo e via verso la discesa.